Crisi o non crisi, il 2009 non lesinerà le novità. Anzi. Proprio per esorcizzare le difficoltà con proposte capaci di ridare un po' di slancio ai mercati, l'industria non rallenta il ritmo delle presentazioni. Lo ribadiscono le circa 200 new entry finora annunciate tra restyling, aggiornamenti meccanici e debutti assoluti. Numero peraltro provvisorio, visto che tutte le case stanno rivedendo i piani prodotto alla luce della mutata situazione. Fiat, per esempio, ha messo in stand by aspettando tempi migliori alcuni progetti annunciati (ma non quello dell'Alfa 149, l'erede della 147 che dovrebbe chiamarsi Milano e debutterà come previsto dopo l'estate) annunciando al contempo lo sviluppo di tre modelli low cost più coerenti con la nuova realtà.
Una realtà orientata a premiare auto piccole e sobrie, che rinunciano ai gadget ma non accettano compromessi in termini di comfort e sicurezza. Sarà un anno prodigo di debutti tra le vetture da città, compatte ma non povere, innovative come la "3+1" Toyota iQ, ancorate a ricette di successo come le nuove generazioni di Citroën C3, Ford Ka e Volkswagen Polo, concrete come la Suzuki Alto, la coreana Hyundai i20 e la Pixo, utilitaria Nissan decisamente spartana prodotta in India.
Proprio il brand giapponese è l'alfiere di un'altra tendenza dell'anno appena iniziato: il piccolo che non solo è bello, ma aspira a diventare... grande per quanto riguarda gli spazi interni. Appena rinnovata, la seconda generazione della Nissan Cube ripropone, ingentilito, il classico look tipo scatoletta e punta a emulare in Europa il successo ottenuto in patria. La versatilità sposata a dimensioni e impiego tipicamente urbani è un tema sul quale sono pronti a misurarsi molti costruttori, da Opel con la nuova Meriva alla Fiat che ridisegna il Doblò, per non parlare dei Suv-crossover reinterpretati in chiave spiccatamente cittadina: la C3 che Citroën ha rivisitato in chiave minivan secondo i dettami della famiglia Picasso, l'originale Soul della coreana Kia, disegnata in California e orientata al pubblico più giovane, l'Urban Cruiser della Toyota che già nel nome sottolinea la sua vocazione cittadina, nonostante il look "suveggiante" e la trazione integrale.
Da un estremo all'altro: accanto alle sobrie utilitarie ci sarà sempre posto per le supercar che fanno sognare, perpetuando la passione per l'automobile. Ecco la Rr4 che qualcuno si ostina a definire la "piccola" di casa Rolls Royce nonostante una lunghezza superiore ai 5 metri e un pianale (lo stesso della nuova Serie 7 Bmw) tutt'altro che da city car. La scopriremo a primavera al Salone di Ginevra, mentre circa sei mesi dopo a Francoforte dovrebbe toccare all'erede della Ferrari F430. Sul pianeta del lusso, però, il 2009 è l'anno delle supersportive a quattro porte: a insidiare il trono della Maserati ci provano l'attesissima Porsche Panamera e l'ancor più esclusiva Aston Martin Rapide.
Decine di migliaia di euro più in basso, concetto analogo (quello emergente delle berline-coupé) per la A5 Sportback che va a completare la più giovane delle famiglie Audi. Anche la nuova Volvo S60 sfoggia una linea bassa e filante che le potrebbe valere l'iscrizione d'ufficio in questa classe. Mentre Bmw declina il tema in modo originale con la Pas (Progressive activity sedan, alzi la mano chi ne comprende il significato), vetturona con look da coupé, abitabilità da berlina e capacità di carico da generosa station wagon. Tra le marche premium, riflettori puntati sulla Stella di Stoccarda, che rinnoverà integralmente la "spina dorsale" della sua offerta: la Classe E cambia nel segno di una ritrovata vena stilistica anticipata al Salone di Parigi dalla concept car Fascination. Nella nuova gamma scompare la Clk, sostituita dalla E cabrio con capote in metallo, che sarà svelata a Francoforte in settembre assieme alla wagon, precedute a Ginevra da berlina e coupé.
A prezzi più abbordabili, non mancano novità interessanti neppure nel segmento C, lo stesso in cui si misurerà l'Alfa Milano di cui si parlava all'inizio. La Opel Astra cambia generazione per rispondere alla Golf VI e condivide la piattaforma con la Cruze, berlina firmata dal "ramo americano" della Chevrolet. Per non parlare del completamento della rinnovata famiglia Renault Mégane con la station wagon Grantour e con le Scénic a cinque e sette posti.
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